La prima relazione Frattasi

frattasiÈ stato reso pubblico, sulle pagine dell’edizione odierna di Latina Oggi, il contenuto della prima relazione del prefetto di Latina Bruno Frattasi sulle infiltrazioni mafiose che hanno interessato il comune di Fondi. A cavallo fra le dimissioni di sindaco e giunta e l’insediamento del commissario, abbiamo deciso di riproporla integralmente, in modo che ognuno possa farsi un’idea di quanto grave fosse la situazione fotografata dal prefetto un anno fa, e in che ambito avesse maturato la richiesta di scioglimento anticipato del consiglio comunale. La lettura fa apparire ancora più pericolosa e inusitata la difesa a oltranza del comune di Fondi che per un anno intero è stata portata avanti dall’ex sindaco Parisella, dal presidente della provincia Armando Cusani e dal senatore Claudio Fazzone. Per chi volesse scaricarla e stamparla, pubblichiamo la relazione anche in formato pdf.

PRIMA RELAZIONE DEL PREFETTO
DI LATINA BRUNO FRATTASI SU FONDI
Consegnata al Viminale nel settembre 2008

La pericolosità criminale del contesto fondano
ComuneFondi2657_imgLa relazione della Commissione di accesso presso il Comune di Fondi chiaramente tratteggia la fitta ragnatela di rapporti che, nel tempo, è venuta a delinearsi tra soggetti di sicuro spessore criminale, come attestano le referenziate acquisizioni testimoniali a cui, con riferimento a deposizioni giudiziali in procedimenti già celebratisi, fa più volte richiamo la Commissione stessa.
Secondo tale quadro ricostruttivo appaiono di estremo interesse ai fini della comprensione del tessuto fondano e della relativa compromissione dell’agire politico-amministrativo locale, gli elementi di cui si dirà in seguito, alcuni dei quali intaccano decisamente lo stereotipo (su cui si è per lungo tempo adagiata la lettura criminale del territorio non solo fondano ma, più in generale, del Basso Lazio) secondo il quale la terra pontina avrebbe subito l’importazione di soggetti di spessore criminale, per effetto perlopiù, dell’irrogazione di misure di prevenzione personale.
Ora, per quanto riguarda Domenico Tripodo, figura di indubbio rilievo nell’organizzazione della ‘ndrangheta, vengono in evidenza le sottonotate peculiarità:
- Ha intrattenuto durante il suo periodo di latitanza e di espiazione a Fondi della misura del soggiorno obbligato, rapporti con esponenti di spicco della camorra e risultava legato ad altre figure apicali di cosa nostra. Per quanto riguarda i legami con l’organizzazione campana, egli era considerato «un boss tra i boss napoletani»;
- La famiglia Tripodo, in particolare i figli Antonio, Venanzio e Carmelo Giovanni hanno liberamente scelto, non per effetto dunque dell’irrogazione di misure di prevenzione, né in conseguenza di altro dispositivo giudiziario, di stabilirsi a Fondi (si veda pag.8 della relazione della Commissione d’accesso, dove si fa cenno al fatto che Tripodo Antonio, Venanzio è giunto in Fondi il 1° giugno 1995, a seguito di volontaria migrazione di altri). Continua a leggere ‘La prima relazione Frattasi’