I comitati di Fondi uniti contro l’elettrosmog

Incontro comitati e associazioni contro l'elettrosmog - Fondi, 21 maggio 2009 Il 21 maggio i comitati e le associazioni di Fondi attivi nella lotta all’elettrosmog, si sono riuniti nel piazzale di via Querce presidiato ormai da mesi per impedire l’installazione di un’antenna per la telefonia mobile. Dalla riunione è emersa la necessità e la volontà, da parte dei presenti, di proseguire uniti nella lotta per la salvaguardia della salute pubblica. Si prevedono quindi nuovi incontri per la pianificazione di iniziative pubbliche di sensibilizzazione.

Nel documento diffuso, i comitati chiedono all’amministrazione locale una più trasparente gestione delle concessioni, e confermano la volontà di condurre una campagna unitaria per la sensibilizzazione e il controllo in materia di inquinamento elettromagnetico da trasmissioni radio; invitando tutti i cittadini interessati ad una partecipazione attiva in favore della salute pubblica.

Le antenne a Fondi: incontro pubblico

Breve aggiornamento sul problema nuovi impianti di telefonia mobile a Fondi, già affrontato nell’ultimo numero del Cantiere.

Mercoledì 8 aprile, negli spazi della biblioteca, si è tenuto un incontro dei rappresentanti del Comune e dell’Arpa Lazio con la cittadinanza (il Comune aveva affisso gli avvisi nei giorni precedenti, mancando incomprensibilmente di indicare l’ora in cui sarebbe iniziato l’incontro).
Il vice-sindaco Di Manno ha giustificato l’assenza del sindaco, impegnato in più urgenti affari istituzionali: l’incontro con il Sinodo dell’Arcidiocesi di Gaeta! In apertura, l’assessore Salvatore De Meo ha sottolineato il ruolo passivo del Comune, che ha solo il compito di consentire l’installazione degli impianti ai gestori che hanno già ottenuto il parere positivo dai tecnici. Parere rilasciato in questo caso dall’Arpa Lazio, rappresentata da Ennio Zaottini, che ha ribadito il carattere assolutamente a norma dei nuovi impianti di Fondi.
A lavori ultimati, ha aggiunto, l’agenzia si occuperà di monitorare costantemente l’attività delle emissioni elettromagnetiche, di concerto con il Comune.
Le rassicurazioni non sono state sufficienti per i cittadini dei comitati spontanei, che hanno manifestato la loro preoccupazione. Zaottini ha ribadito che l’Arpa è al servizio dei cittadini e della tutela della loro salute (chiunque può contattare l’agenzia e pretendere i controlli in qualsiasi delle zone interessate), ma ha ammesso che finora la comunità scientifica conosce solo le potenze di emissioni che sono sicuramente nocive, mentre mancano rilevazioni sul lungo termine che consentano di stabilire quanto e se siano nocive anche quelle al di sotto di quel limite. Ha inoltre lamentato le mancanze del legislatore in materia: i criteri di installazione, infatti, sono esclusivamente di tipo economico perchè questo indica la legge. Inoltre, bisognerebbe pretendere con adeguate norme che il gestori realizzi gli impianti con la migliore tecnologia possibile, che attualmente prevede la diffusione capillare di piccole centraline poste sotto i cornicioni delle abitazioni (il che le rende invisibili oltre che meno inquinanti). Così non è stato nel caso di Fondi, per cui gli abitanti delle Querce si sono ritrovati da un giorno all’altro un’enorme antenna fra le abitazioni, cosa che fa a pugni coi vincoli paesistici, archeologici e idrogeologici della zona.