Fondi, solidarietà a Bruno Fiore dopo l’attentato incendiario

Solidarietà dai cittadini e dalla politica locale e nazionale a Bruno Fiore. Prevista l’audizione del ministro Maroni in Commissione parlamentare Anfimafia. Due nuovi subcommissari affiancheranno il prefetto Nardone a Fondi. Il servizio di Ballarò in onda ieri su Raitre. Gli articoli dei quotidiani nazionali

Fondi, 20 ottobre 2009, manifestazione di solidarietà dopo l'attentato a Bruno FioreManifestazione di solidarietà per Bruno Fiore nella serata di ieri a Fondi. Numerosi i cittadini che, con un passaparola di poche ore, si sono incontrati all’auditorium San Domenico per stringersi attorno al coordinatore cittadino del Pd e portavoce del Comitato contro le mafie, vittima dell’attentato incendiario della notte scorsa.
Tanti gli interventi, dai leader locali e consiglieri regionali del Pd agli esponenti del Comitato contro le mafie, fino all’ex presidente della Camera Luciano Violante. Tutti hanno evidenziato il clima di intimidazioni che in città impedisce lo svolgimento della vita democratica; e l’anomalia del caso Fondi a livello nazionale, con un mancato scioglimento che potrebbe diventare un pericoloso precedente.
In mattinata a Bruno Fiore era arrivata la solidarietà di tutto il centrosinistra nazionale e regionale, a cominciare dal segretario del Pd Franceschini e dal presidente regionale Marrazzo (leggi qui tutte le dichiarazioni di solidarietà). Solidarietà manifestata anche dagli esponenti cittadini del Pdl, con il distinguo però del senatore fondano Fazzone che non ha trovato di meglio che invitare la sinistra a non strumentalizzare l’accaduto.
Si è parlato dell’attentato a Bruno Fiore anche in Parlamento: in una interrogazione l’on. Sesa Amici si è appellata al presidente della Camera Fini affinché intervenga sul governo per giungere allo scioglimento dell’amministrazione comunale di Fondi. E la Commissione parlamentare Antimafia ha convocato il ministro Maroni, la prossima settimana, per discutere del mancato scioglimento. La richiesta di audizione del ministro è arrivata dalle opposizioni e dal vicepresidente Fabio Granata del Pdl.Fondi, 20 ottobre 2009, manifestazione di solidarietà dopo l'attentato a Bruno Fiore
Intanto, in un’intervista rilasciata a Lazio TV, il prefetto di Latina Frattasi nell’ipotizzare che l’attentato a Bruno Fiore possa effettivamente essere a carattere intimidatorio, ha comunicato di aver nominato due subcommissari che affiancheranno il prefetto Nardone nell’amministrazione cittadina. Si tratta di Giovanni Rossi, presidente onorario della Corte dei Conti che si è già occupato in passato di controllo di enti locali, e Maurizio Alicandro, dirigente della prefettura, con una lunga esperienza come commissario straordinario.

Sempre ieri, a Ballarò, è andato in onda un servizio dedicato al caso Fondi, che potete guardare qui di seguito:

Ps: la notizia dell’attentato a Bruno Fiore è apparsa su tutti i quotidiani, qui riportiamo l’articolo del Manifesto e del Fatto.

La logica degli attentati

Solidarietà a Bruno Fiore, coordinatore del Pd e portavoce del Comitato di lotta contro le mafie, vittima di un grave tentativo di intimidazione ieri notte

Ieri notte a Fondi si è consumato un vile attentato al coordinatore del Comitato di lotta contro le mafie, Bruno Fiore: il tentativo era quello di incendiare le auto di sua proprietà, il messaggio intimidatorio quello di star fuori dalla lotta alle mafie e alla mala politica (leggi la notizia su Repubblica). Il Cantiere Sociale, fra i promotori del Comitato, intende esprimere a lui e alla sua famiglia tutta la solidarietà possibile.
Negli ultimi mesi la città di Fondi ha disceso una china pericolosa: il sindaco e la giunta – assieme al senatore Fazzone e al presidente Cusani – hanno delegittimato un prefetto che ha fatto semplicemente il suo dovere, in piazza si sono scagliati con insulti e provocazioni contro chi chiedeva il ripristino della legalità, ancora in questi giorni si rendono protagonisti di aggressioni fisiche e verbali ai giornalisti che provano a fargli domande, mentre si susseguono attentati di ogni tipo in città, dalle bombe ad alto potenziale ai colpi di pistola contro gli uffici del giudice di pace, fino a quest’ultimo gravissimo avvertimento. Alla luce di tutto questo il mancato scioglimento del consiglio comunale risulta non un’anomalia o una negligenza, ma un atto criminale vero e proprio. Le dimissioni di Maroni sarebbero il minimo. Il massimo è sarebbe chiedere a questo governo un sussulto di dignità.
manifestazioneIl Comitato ha inaugurato la sua attività con una grossa manifestazione di piazza. È forse questo segnale di partecipazione quello che dà più fastidio? È lì che si vuole porre un freno? Al risveglio politico e civile di questa città contro ogni tipo di mafia?