Le griglie in ghisa soffocano gli alberi, Legambiente ne chiede la rimozione

griglie-alberi-fondi - 1024pxIn un centro cittadino già segnato negli ultimi anni dalla cementificazione e dal taglio degli storici pini della ex “villa”, anche gli alberi rimasti non se la passano bene.
Con una lettera inviata al sindaco e agli assessori, Legambiente Fondi chiede la rimozione delle griglie in ghisa messe a protezione sugli alberi di leccio piantati lungo il viale pedonale di piazza IV Novembre.
“La richiesta – inviata il 20 febbraio 2016 al sindaco De Meo, agli assessori Di Manno e Muccitelli e alla stampa – arriva in merito alla disastrosa situazione che le stesse ghise stanno creando alle piante: gli alberi, infatti, sono letteralmente soffocati dalle griglie, al punto che le radici stanno sollevando le stesse griglie, diventando pericolose nel caso i passanti – bambini in particolare – ci camminino sopra. Scopo delle griglie è quello di contenere e indirizzare la crescita delle radici degli alberi, non di strozzarli, di preservarli e mantenere il manto stradale intatto. Oltre, ovviamente, a proteggere i pedoni”.
Gli attivisti del circolo La Ginestra chiedono quindi la rimozione delle griglie e la pulizia delle zone di terra. Prima che l’isola pedonale diventi un deserto.
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Amianto a Fondi, dal circolo “La Ginestra” una nuova denuncia

amiantoÈ trascorso circa un anno dall’ultima segnalazione che il circolo Legambiente Fondi La Ginestra ha inviato alle amministrazioni locali e all’Asl di competenza circa l’elevata presenza e la dispersione di materiale contenente amianto nel nostro territorio.
Ad un anno, alcuna risposta è arrivata da parte del Comune di Fondi, come non c’è stato l’interesse dell’amministrazione comunale di incontrare l’associazione ambientalista per provare a cercare insieme un punto d’incontro e una soluzione concreta al problema.
Ne avevamo proposte un paio – ricordano dall’associazione – nell’ultimo esposto inviato alle autorità e nella lettera datata 14 maggio 2014, completamente ignorate da chi di dovere.
Un problema che, come ripetiamo da anni, non può assolutamente essere preso sottogamba, per gli enormi danni che questo materiale provoca all’ambiente e alla salute delle persone.
Se da parte delle autorità non è arrivato alcun segnale, continuano invece a giungerci e-mail, lettere ed esposti di singoli cittadini che, con tanto di materiale fotografico allegato, ci chiedono una mano.
Le ultime due segnalazioni risalgono a marzo 2015, quando c’è stato segnalato un abbandono di amianto in Via Acquachiara. Dalle foto risulta come il materiale sia stato prelevato e confezionato secondo la legge, ma abbandonato per non pagare lo smaltimento.
Il secondo, invece, è un esposto che una cittadina di Fondi ha inviato al sindaco De Meo, all’ASL di Latina e al Dipartimento Prevenzione Igiene e Sanità Pubblica di Latina. L’oggetto della lettera “Esposto situazione di degrado ambientale, richiesta di intervento di massima urgenza” indica invece la presenza di tetti di eternit su vecchi fabbricati in Via Massimo D’Azeglio. Non è la prima volta che questa cittadina ci invia segnalazioni. Segnalazioni che noi puntualmente rigiriamo alle autorità competenti, che ci lasciano vivere nell’indifferenza più totale, che molte volte “intossica” più dell’eternit.