Fondi: confiscati i beni di Garruzzo e Di Fazio


Nuovo successo della magistratura a Fondi. Il processo Damasco 1 ha portato finalmente alla confisca dei beni di Massimo Anastasio Di Fazio e Vincenzo Garruzzo, i cui nomi comparivano più volte nella relazione con la quale il prefetto chiese lo scioglimento del consiglio comunale di Fondi per mafia. Al Di Fazio sono stati sottratti 27 appartamenti, 6 negozi, 4 terreni agricoli a Fondi, e poi 4 negozi e due grandi ville a Roma. A Garruzzo invece 51 case, 17 negozi e 13 terreni agricoli a Fondi, più due negozi e un fabbricato a Rosarno. A questi beni si aggiungono capitali sociali e intere società, per un ammontare complessivo di 28 milioni di euro. Le attività di questi signori hanno condizionato, secondo un prefetto e un ministro, anche la pubblica amministrazione di Fondi, che ha sempre negato tutto. Le confische sono una prima conferma che un impero economico di provenienza mafiosa a Fondi c’era eccome. E Damasco continua…

Il Manifesto torna su Fondi

il manifesto 20 agosto 2009Continua l’inchiesta quotidiana del Manifesto su Fondi. Dopo le ultime rivelazioni sulle relazioni incrociate che stanno dietro il caso del mancato scioglimento del comune, Nicola Procaccini, portavoce della Meloni, dice la sua in una lettera al giornale. L’autore dell’inchiesta, Andrea Palladino, risponde ribadendo la correttezza dell’informazione fornita ai lettori. Sulla stessa pagina il quotidiano pubblica un’interessante intervista ad Antonio Turri, referente per il Lazio di Libera, che parla di un quadro di dominio da parte delle mafie nel basso Lazio lontano nel tempo e radicato, che tramite l’infiltrazione negli enti crea una base sicura per l’obiettivo finale, la “conquista” di Roma.

Fondi, le relazioni eccellenti

Il potere e i legami che stringono Fondi

Il manifesto 19 agosto 2009

Nell’articolo a tutta pagina del Manifesto di oggi su Fondi si approfondiscono i legami e gli interessi dei ministri che si sono impegnati a far rinviare la decisione sullo scioglimento del consiglio comunale; in particolare Giorgia Meloni, di cui ci siamo già occupati su questo blog (vedi). Affianca l’articolo una nuova intervista a Raffaele Cantone, che si fa ancora più diretto rispetto alle dichiarazioni rilasciate al nostro giornale lo scorso 30 luglio (vedi)