Meloni al mare. A Fondi?
Qualcuno si è chiesto perché l’altro giorno, al programma “Parla con me”, persino una Giorgia Meloni in versione estiva – nella spassosa imitazione di Paola Minaccioni – facesse riferimento allo scioglimento del comune di Fondi. In effetti la notizia era passata un po’ inosservata, ma il 17 maggio la giovane ministra della Gioventù era stata a M. S. Biagio per la campagna elettorale e in quell’occasione aveva parlato anche di Fondi. Ma non con le parole di Maroni.
Anzi, il suo intervento lascerebbe intendere di essere una di quelli che ha chiesto al collega tutta la documentazione per effettuare approfondimenti. Cioè per temporeggiare. Cioè per rimandare tutto a dopo le elezioni: «La mia opinione la dirò in Consiglio dei ministri quando verrà discussa la faccenda. Sta di fatto che si tratta di un caso molto delicato e prima di arrivare a dire che Fondi, il suo Consiglio, i suoi cittadini, sono collusi con la mafia, bisogna conoscere bene i fatti, studiare la documentazione e trarne le conclusioni».
La donna che ha cambiato il nome del ministero per le Politiche Giovanili in ministero della Gioventù, nostalgica del tempo in cui i treni arrivavano sempre in orario, trova quindi che sulle infiltrazioni mafiose denunciate da un Prefetto e verificate dal Ministero dell’Interno bisogna essere cauti. Accusando gli altri di usare la questione a scopi politici. Ma poi, che c’entra con una questione di mafia nella pubblica amministrazione il ministero della Gioventù? Misteri e meraviglie dell’epoca Berlusconi…
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