La logica degli attentati

Solidarietà a Bruno Fiore, coordinatore del Pd e portavoce del Comitato di lotta contro le mafie, vittima di un grave tentativo di intimidazione ieri notte

Ieri notte a Fondi si è consumato un vile attentato al coordinatore del Comitato di lotta contro le mafie, Bruno Fiore: il tentativo era quello di incendiare le auto di sua proprietà, il messaggio intimidatorio quello di star fuori dalla lotta alle mafie e alla mala politica (leggi la notizia su Repubblica). Il Cantiere Sociale, fra i promotori del Comitato, intende esprimere a lui e alla sua famiglia tutta la solidarietà possibile.
Negli ultimi mesi la città di Fondi ha disceso una china pericolosa: il sindaco e la giunta – assieme al senatore Fazzone e al presidente Cusani – hanno delegittimato un prefetto che ha fatto semplicemente il suo dovere, in piazza si sono scagliati con insulti e provocazioni contro chi chiedeva il ripristino della legalità, ancora in questi giorni si rendono protagonisti di aggressioni fisiche e verbali ai giornalisti che provano a fargli domande, mentre si susseguono attentati di ogni tipo in città, dalle bombe ad alto potenziale ai colpi di pistola contro gli uffici del giudice di pace, fino a quest’ultimo gravissimo avvertimento. Alla luce di tutto questo il mancato scioglimento del consiglio comunale risulta non un’anomalia o una negligenza, ma un atto criminale vero e proprio. Le dimissioni di Maroni sarebbero il minimo. Il massimo è sarebbe chiedere a questo governo un sussulto di dignità.
manifestazioneIl Comitato ha inaugurato la sua attività con una grossa manifestazione di piazza. È forse questo segnale di partecipazione quello che dà più fastidio? È lì che si vuole porre un freno? Al risveglio politico e civile di questa città contro ogni tipo di mafia?

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