YouDem a Fondi

L’approfondimento tv di YouDem sul caso Fondi

Il 5 giugno è andato in onda su Youdem un approfondimento sul caso Fondi, realizzato in collaborazione con Libera.
Ospiti in studio, fra gli altri, Achille Serra e il giornalista Nello Trocchia, che ha presentato la sua video-inchiesta su Fondi. Nel video vengono intervistati fra gli altri il sindaco di Fondi e i coordinatori locali del Pd e di Sinistra e Libertà. Riportiamo qui la registrazione integrale del programma.

Fondi, sequestrata villa dei Casalesi

28 maggio 2009 – Il Tg1 torna a occuparsi della camorra a Fondi

Ancora una volta il Tg1 torna a occuparsi di Fondi. Le telecamere del Tg entrano in una villa di Fondi di proprietà della camorra. Tutto era partito dalle indagini sullo smaltimento illecito dei rifiuti. Ciò dimostra, se ce ne fosse ancora il bisogno, che Fondi è “da anni terreno di conquista del clan dei casalesi”. La cosa grave, non ci stanchiamo mai di ripeterlo, è che le infiltrazioni hanno macchiato pesantemente la stessa pubblica amministrazione, ma il consiglio dei ministri, a oltre un anno dalle indagini, ancora non si decide a sciogliere il comune di Fondi. Questo va a disdoro di tutte le istituzioni ed è un’offesa, ripugnante, al senso di cittadinanza, giustizia e legalità di tutto il popolo italiano.

Fondi alla ribalta, tra politica e affari

Nell’ultima settimana tre giornali nazionali si sono nuovamente occupati di Fondi. Ieri la Repubblica con l’articolo “Camorra a Fondi, ma il governo non scioglie” di Alberto Custodero. Sempre ieri anche L’Espresso con l’articolo “La mafia è servita” di Paolo Biondani, sull’influenza delle organizzazioni mafiose nel settore agroalimentare.
Sabato 16 maggio, invece, era stata la volta de il manifesto, con l’articolo “Fondi nera tra mala e politica” di Andrea Palladino, che non essendo reperibile in rete riportiamo integralmente qui:

CAMORRA
Fondi nera tra mala e politica
Un processo in dirittura d’arrivo, le minacce del senatore Fazzone: ho una bomba
Maroni vuole sciogliere il comune laziale, ma nel Pdl c’è chi si oppone
Andrea Palladino
ROMA
Sentire un senatore dichiarare di essere «come una bomba ad orologeria» fa una certa impressione. Si cerca di immaginare quanto potente possa essere l’esplosione, quante vittime possa fare e, soprattutto, cosa chieda il bombarolo per spegnere il timer. Continua a leggere ‘Fondi alla ribalta, tra politica e affari’

Maroni: il comune di Fondi va sciolto

Maroni torna sul caso Fondi

Oggi in parlamento si torna a parlare del caso Fondi. Ecco il video dell’interrogazione di Sesa Amici, con risposta del ministro Maroni e replica dell’interrogante.

“Nel mese di febbraio di quest’anno ho inviato alla Presidenza del Consiglio una mia relazione, con allegati tutti i documenti, per chiedere che il Consiglio dei Ministri deliberasse lo scioglimento del comune di Fondi. Io sono convinto che questa dev’essere la decisione del governo”.
Queste le parole pronunciate oggi da Maroni in Parlamento. Parole che sgombrano il campo da ogni ambiguità attribuita alla posizione del ministro in materia e che rendono sempre più urgente una decisione da parte dell’istituzione incaricata.

Il potere di Cusani

L’eredità del Lago di Paola e lo “stile Cusani”

È di questi giorni la decisione della Provincia di partire col piano di riqualificazione del canale romano per consentire l’accesso di imbarcazioni nella darsena del lago di Paola, a Sabaudia, una zona soggetta a un gran numero di vincoli ambientali. A nulla sono serviti gli interventi della Regione e del Parco del Circeo, né i tentativi di mediazione del Ministero dell’Ambiente e del Dipartimento Protezione Natura.

Pubblichiamo alcuni stralci della lettera inviata al direttore di Latina Oggi, da Anna Scalfati, giornalista di Raitre ed erede maggioritaria del Lago di Paola:

Anna Scalfati«Per quanto Cusani si senta sicuro e si chiuda nel suo gruppo di potere costituito da Fazzone, Zappalà e qualche altro, come ho scritto al Sottosegretario Letta, tutta Italia sa che a Fondi si spara e si incendia, che Sperlonga è in mano ai casertani e che a Sabaudia sono in lista per le amministrative personaggi indagati per camorra.
Questo è sicuramente frutto di un’azione spregiudicata e cinica della politica locale. Nonostante questo Cusani va avanti, continuando ad infrangere la legge, non seguendo alcun iter amministrativo, fregandosene delle notizie, anche gravi, che riguardano la sua condotta di amministratore, forse perché sicuro di un voto blindato che deriva da scelte dei cittadini non sempre libere. (…)
Cusani mi avrebbe voluta della sua partita economica, ha dalla sua mio fratello, dice che la Prestigiacomo lo appoggia ma in verità i suoi voti sono come i derivati finanziari. La sua è una bolla che sta per scoppiare. E anche se per ora ha i voti lastricati dal cemento che ha sparso ovunque, deve sapere che da quando mi disse, con la bandiera italiana alle spalle, che avrebbe potuto rendere edificabili alcuni terreni agricoli, da quel momento ho capito che questa gente va inseguita e fermata. Quindi Cusani hai fatto male a chiedermi quel giorno nella sede della Provincia: “Ma che ci guadagni a fare cosi?” Ti rispondo oggi: ci guadagno in dignità, in onestà, in rettitudine, in coerenza. E finalmente vedo che molti si chiedono se il tuo piattino elettorale è avvelenato. E questo a prescindere da quel che accadrà a Fondi. Tanto accadrà»
.

Bravate fondane

Gli attentati? è solo cattiva educazione

incendio-auto-xAllora, ricapitoliamo. Tutto è iniziato con gli incendi alle auto dell’ex assessore del comune di Fondi, Riccardo Izzi, e di sua moglie. Poi l’incendio all’auto della sorella del presidente del consiglio comunale, Giorgio Fiore. Poi l’esplosione davanti ai magazzini dello stesso Fiore. Poi i colpi di pistola esplosi contro le vetrine dei negozi in centro e in località le Querce. Poi, in questi giorni, con una intensità mai vista, prima il rogo alla Fidaleo Imballaggi e, nel giro di poche ore, uno all’auto della titolare di un’azienda di pitture edili e un altro agli escavatori della ditta Elispanair. Siamo quasi al ritmo di un attentato al giorno. Ma i nostri amministratori, i Fazzone, i Cusani, i Parisella, e il corteo di servitori mediatici al seguito, hanno sempre minimizzato. La mafia a Fondi e in provincia era roba inventata per infangare il buon nome delle città e dei loro amministratori, per attaccare gli avversari politici e farne piazza pulita. Qualcuno parlava di micro-criminalità, qualcun altro addirittura di bravate. Ora tacciono tutti, e si capisce.