Ricordando Luigi Di Biasio, appuntamento al Mulino di Settecannelle (Fondi) domenica 28 maggio 2017

Domenica 28 maggio 2017, dalle ore 10:30 presso il Monumento Naturale Mola della Corte – Settecannelle – Capodacqua di Fondi, ricorderemo il nostro compagno Luigi Di Biasio&lt;/strong&gt;, direttore di questo giornale, attivista politico e ambientale, &lt;a href=”http://www.ilcantieresociale.it/2011/01/03/ciao-luigi/”&gt;scomparso a Fondi nel gennaio del 2011&lt;/a&gt;, con la cerimonia di inaugurazione di un’Aula didattica nei locali del Mulino di Settecannelle a Fondi.&lt;br /&gt;<br />
L’iniziativa è stata accolta e promossa dal &lt;strong&gt;Parco Naturale dei Monti Aurunci&lt;/strong&gt; in seguito alla richiesta delle associazioni &lt;strong&gt;Legambiente “La Ginestra”&lt;/strong&gt; e &lt;strong&gt;Il Cantiere Sociale&lt;/strong&gt; – alle quali Luigi era molto legato – di ricordare una figura molto importante per il territorio fondano, fortemente impegnata sul fronte dell’ambientalismo, della politica e delle tematiche sociali e culturali di questa città.&lt;br /&gt;<br />
L’intitolazione avverrà alla presenza di alcuni rappresentanti del Parco Naturale Monti Aurunci, delle associazioni promotrici e del Comune di Fondi con l’importante partecipazione di tutti gli amici e i compagni di lotta di Luigi.&lt;br /&gt;<br />
&lt;strong&gt;L’ingresso è pubblico; tutti i cittadini sono invitati a partecipare all’evento.&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;<br />
&lt;p&gt;&lt;em&gt;Direttore storico del giornale Il Cantiere Sociale e del circolo Legambiente La Ginestra, Luigi Di Biasio è stata una personalità importante per la città anche grazie a numerosi riconoscimenti letterari: basti ricordare la menzione speciale al &lt;strong&gt;Premio Franco Solinas&lt;/strong&gt; per la migliore sceneggiatura inedita, con “Professione disoccupato”, (isola di La Maddalena, 26 settembre 1987), oppure quella di “A Scuola”, scritta con Patrizia Balmas, che vince, ex equo a Venezia nel 1988, il &lt;strong&gt;Premio di Rai Tre&lt;/strong&gt;. Per il teatro scrive – vincendo nel 1997 a Latina il Premio nazionale Fondi La Pastora – “Il cappotto di cammello” e l’anno seguente compone il testo teatrale “Giulia Gonzaga”, rappresentato a Roma, a Fondi e a Terracina.&lt;br /&gt;<br />
Nel 1990 collabora alla sceneggiatura del primo episodio del film “Profili”, dal titolo L’aquilone, (regia di Salvatore Cava) , dove recita anche Paolo Panelli e dove lo stesso Luigi Di Biasio appare come comparsa nelle vesti di un prete. Non solo: tra il 1989 e il 1991 scrive gli episodi “Il campo estivo”, “Operazione simpatia”, “Operazione vita nuova” per la serie televisiva “Classe di ferro”, trasmessa più volte su Italia 1.&lt;br /&gt;<br />
La passione per la scrittura sfocia nelle sue innumerevoli forme, dal teatro alla stampa: nel corso della sua carriera, Luigi Di Biasio ha fondato e scritto per i giornali Mamurra, Il Graffio ed infine Il Cantiere Sociale, dove tutta la sua passione civile e politica e le sue battaglie ambientaliste lasceranno un segno indelebile, come quella portata avanti per anni per abbattere l’ecomostro dell’Isola dei Ciurli sulla piana di Fondi, avvenuto nel 2007.&lt;/em&gt;&lt;/p&gt;<br />
&lt;p&gt;Vi aspettiamo domenica a Settecannelle!&lt;/p&gt;</p>

Libridamare d’inverno 2016, la nuova rassegna di letteratura per ragazzi. Sabato 30 gennaio a Fondi la presentazione di “Salvo e le mafie”

Dopo il successo di pubblico della scorsa estate a Sperlonga, tornano, anche in inverno, gli incontri con la letteratura per ragazzi: “Libridamare d’inverno”, questo il nome della nuova rassegna che si terrà a Fondi presso la libreria “Il Pavone” e l’asilo “PidiPupi”. Da gennaio a marzo, cinque appuntamenti con autori e illustratori per presentare i racconti rivolti ai piccoli lettori.
Si parte sabato 30 gennaio alle ore 18, alla libreria Il Pavone in piazza Porta Vescovo a Fondi, con la presentazione di “Salvo e le mafie”, scritto da Riccardo Guido con le illustrazioni di Sergio Riccardi.

Edito da Sinnos, il libro racconta la storia di Salvo, ragazzino palermitano, e della sua famiglia. Una famiglia di mafiosi da generazioni: il bisnonno, il nonno e il padre al quale, dopo la strage di Capaci, viene affidato il compito di seguire l’organizzazione nel nord d’Italia. Ma è proprio la nascita di Salvo a cambiare la storia della famiglia, spingendo il padre a diventare collaboratore di giustizia per regalare a suo figlio un futuro e un nome di cui non vergognarsi.

“Questo libro – scrive nell’introduzione Raffaele Cantone – nasce dalla convinzione che solo i cittadini realmente consapevoli potranno scegliere di stare dalla parte giusta. E la consapevolezza non si acquista dall’oggi al domani, ma va coltivata con passione, come una pianta che cresce molto lentamente. Fin dai banchi di scuola”.

Vincitore del “Premio Siani 2014”, Salvo e le mafie è un piccolo ma efficace strumento per trasmettere fin da bambini il concetto di legalità e giustizia. Presenterà il libro l’autore, Riccardo Guido, insieme a Marianna Coscione e Domenico Bartolomei.

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#FilieraSporca, Gli invisibili dell’arancia. Il 16 gennaio a Fondi la presentazione del rapporto

Sabato 16 gennaio 2016 presso la Sala Lizzani – all’interno del complesso di San Domenico, a Fondi – dalle ore 17:00, si terrà la presentazione del rapporto #FilieraSporca, promosso dalle associazioni Terra!, daSud e terrelibere.org.
L’iniziativa è organizzata da FormiGAS, IfoRD e Legambiente Fondi, con il patrocinio del Parco Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi e con la collaborazione di Q&A srl.
Sarà un momento di dibattito per far emergere le tante facce che si nascondono dietro il vasto mondo della filiera agroalimentare, una filiera di cui molte volte si conosce solo il prodotto finale e neanche nel migliore dei modi, eludendo una drammatica realtà fatta di braccianti – il più delle volte migranti – sfruttati e sottopagati, di caporalato, di mercati ortofrutticoli locali in mano alla criminalità organizzata, di prodotti geneticamente modificati o provenienti dall’estero e venduti come italiani.

Questo e molto altro ancora è #FilieraSporca, che verrà presentato da Lorenzo Misuraca, giornalista e membro dell’associazione daSud. Interverranno inoltre Marco Di Stefano, presidente della Rete delle fattorie sociali, e Angela Iannone, giornalista e presidente del circolo Legambiente Fondi. Interverranno inoltre alcuni ragazzi dello SPRAR di Itri che racconteranno la loro esperienza all’interno di questo progetto di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo. Con loro ci sarà Cristoforo Soprano, sociologo, olivicoltore e operatore dello SPRAR.
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25 aprile 2015 a Fondi, “Sulle strade dell’antifascismo”

In occasione della ricorrenza del 25 aprile, la Festa della Liberazione, la Sezione A.N.P.I.”Angelo De Filippis” di Fondi, Lenola e Monte San Biagio e l’associazione Il Cantiere Sociale, hanno deciso di riproporre un’iniziativa che è stata già svolta negli anni passati: “Sulle strade dell’antifascismo”.
È una passeggiata in bicicletta per le tante strade che la nostra città ha voluto dedicare ai protagonisti della Resistenza e alle vittime del fascismo. Sono le strade che attraversiamo tutti i giorni nell’indifferenza, ma che ci parlano del nostro passato e di quella Memoria che dovremmo coltivare come un buon seme per far crescere un futuro rigoglioso.
Ci troviamo, quest’anno, a commemorare il 70° della Liberazione. Il tempo passa, ma la Memoria non invecchia. Anzi è proprio una buona Memoria che rende giovane e ben funzionante una democrazia.
L’iniziativa è aperta a tutta la cittadinanza, l’appuntamento è per il 25 aprile alle ore 9:15 in Piazza Matteotti a Fondi. Unici requisiti sono uno spirito resistente ed una buona Memoria!

A.N.P.I. Sezione di Fondi, Lenola, Monte San Biagio
Associazione Il Cantiere Sociale

Andrea Palladino presenta “Trafficanti. Sulle piste di veleni armi e rifiuti” – Fondi, venerdì 1° giugno 2012

La Libreria Mondadori di Fondi e l’associazione Il Cantiere Sociale presentano il nuovo libro di Andrea Palladino “Trafficanti. Sulle piste di veleni armi e rifiuti” – venerdì 1° giugno 2012

La Libreria Mondadori di Fondi e l’associazione Il Cantiere Sociale invitano i cittadini alla presentazione del libro “Trafficanti. Sulle piste di veleni armi e rifiuti” (Editori Laterza) del giornalista Andrea Palladino. L’incontro si terrà venerdì 1° giugno alle ore 18:30 presso la Libreria Mondadori in Corso Appio Claudio e vedrà la partecipazione dell’autore e del giornalista Vincenzo Mulè.
Andrea Palladino, giornalista d’inchiesta per testate importanti come Il Manifesto e Il Fatto Quotidiano, torna a Fondi a due anni dal precedente “Bandiera nera. Le navi dei veleni”. Questo nuovo lavoro approfondisce le sue inchieste sul traffico internazionale di armi e rifiuti. Palladino ci racconta le trame che in questi anni sono state sistematicamente occultate e le vicende ancora oscure come quella dell’uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin a Mogadiscio. Durante l’incontro saranno proiettati alcuni documenti filmati girati dai due giornalisti Rai in Somalia prima del loro assassinio.
Non manca nel libro il riferimento a un caso che ci interessa da vicino, tornato recentemente di stretta attualità: il coinvolgimento nel traffico di rifiuti tossici della discarica di Borgo Montello, con l’omicidio rimasto irrisolto di don Cesare Boschin.
Quella del traffico di armi e rifiuti, come leggiamo nelle note di copertina del libro “è una storia di crimini rimasti senza un colpevole, di chi è stato ucciso per averla raccontata e di chi ha individuato la ragnatela tessuta dalla malavita e il ruolo che ha giocato la politica. Protagonista è l’Italia, diventata una gigantesca piattaforma logistica di veleni. Questa è un’inchiesta che parla di Seveso, di viaggi via nave verso l’Africa, delle rotte verso la Romania, di carichi clandestini di veleni sbarcati in America Latina, della tragica Somalia. Raccoglie rivelazioni inedite di trafficanti e di collaboratori che vivono ancora oggi sotto copertura e segue le tracce dei grandi mediatori di scorie, di imprenditori e di esperti di marketing politico, di servizi segreti e di criminalità organizzata”.

Per informazioni
Libreria Mondadori: Corso Appio Claudio 28, Fondi – Tel: 0771501586
Associazione Il Cantiere Sociale: ilcantieresociale@gmail.com – www.ilcantieresociale.it

Le mafie nel mondo (e a Fondi)

Mercoledì 10 novembre l’associazione Il Cantiere Sociale ha presentato il libro “Mafia Export” insieme all’autore, Francesco Forgione. Numerosa la partecipazione dei cittadini, che al termine dell’incontro hanno acquistato il libro al nostro banchetto e degustato con noi i vini di Libera, realizzati dalle cooperative sociali sui terreni confiscati alle mafie.
Vi proponiamo la breve intervista a Forgione andata in onda per l’occasione sui Tg locali. Su questo link, invece, è possibile guardare il video completo della presentazione. Ringraziamo l’operatore Danilo Pezzola per averci concesso l’utilizzo del materiale.

Il Cantiere presenta “Mafia Export”

Mercoledì 10 novembre alle ore 18.30, presso il Palazzo Caetani a Fondi, l’associazione culturale “Il Cantiere Sociale” presenterà il libro “Mafia Export”, alla presenza dell’autore, Francesco Forgione, ex presidente della Commissione Parlamentare Antimafia e docente di Storia e Sociologia delle organizzazioni criminali all’Università degli Studi de L’Aquila.
Modererà l’incontro Andrea Palladino, giornalista del Manifesto e direttore del periodico Il Cantiere Sociale.

“Mafia Export. Come ‘Ndrangheta, Cosa Nostra e Camorra hanno colonizzato il mondo” (Baldini Castoldi Dalai editore, 2009, p. 384)

La prima trattazione globale del made in Italy mafioso, completa delle mappe della diffusione delle mafie italiane nel mondo e delle rotte della droga.

Presentazione Mafia Export a FondiQuasi ogni giorno, giornali e tv danno notizia di operazioni antimafia con arresti in diversi Paesi. Brevi servizi che non lasciano traccia nell’opinione pubblica, assuefatta e indifferente. In fondo, si pensa, sono storie che non toccano la nostra vita.Eppure, se si raccontasse che dietro queste operazioni c’è una realtà in cui narcotrafficanti della ’ndrangheta movimentano tonnellate di cocaina dal Sud America e comprano mercantili come fossero auto usate; che mafiosi condannati in Italia e ricercati vivono come imprenditori «coccolati» in Sudafrica; che la camorra ha creato una multinazionale del falso di marchi prestigiosi con filiali in tutto il mondo; che in Germania il traffico di droga degli ultimi vent’anni è passato per le pizzerie calabresi; che la Spagna è terra di conquista per i boss nostrani, che ne cementificano le coste e le usano come approdi per le loro partite di droga. Di fronte a questo scenario – in cui il fatturato annuo di ’ndrangheta, Cosa Nostra e camorra, circa 130 miliardi di euro, è superiore al Pil di tre piccoli Stati europei, e quasi il 10% della popolazione attiva nel Mezzogiorno lavora nell’«industria mafiosa» – si resta sgomenti. Qual è il confine fra economia pulita e criminale? Di cosa parliamo quando ci riferiamo alle mafie italiane nel mondo? E fin dove sono arrivate?A tali interrogativi, Francesco Forgione risponde raccontando i principali progetti di «colonizzazione» economica mafiosa, chi li ha portati avanti e come sono andati a finire. E grazie alla mappatura completa della dislocazione globale delle «famiglie», fotografa lo stato attuale della «globalizzazione occulta» delle tre mafie italiane. Uno strumento unico per capire le dimensioni di quell’«economia canaglia» che intossica il mondo, più di quanto possiamo immaginare.

Il Cantiere presenta “Bandiera Nera”.

Sabato 25 settembre alle ore 18.00, presso il Chiostro San Domenico a Fondi, l’associazione culturale “Il Cantiere Sociale” presenterà il libro-inchiesta di Andrea Palladino, giornalista del Manifesto, sul ritrovamento delle navi dei veleni. Alla presentazione sarà presente l’autore.

Di seguito pubblichiamo un estratto della prefazione al libro, scritta da Massimo Carlotto:


locandina“Chi legge Bandiera Nera di Andrea Palladino “dopo” non può più affermare di non essere sufficientemente informato. Questo libro, tra saggio e inchiesta giornalistica, caratterizzato da una scrittura potente e incisiva, spazza via la certosina campagna di disinformazione che, da anni, sta condizionando l’opinione pubblica italiana su quell’intricato ma efficientissimo sistema criminale che si occupa dello smaltimento illegale dei rifiuti tossici. Palladino non “suggerisce”, non si limita a seminare dubbi su traballanti verità ufficiali ma da vero giornalista investigativo ricostruisce verità e realtà basandosi su fatti solidi e inoppugnabili. Non siamo più abituati a questo tipo di informazione e leggere Bandiera nera è una boccata d’ossigeno in questa Italia dove tutto è gossip e sai che quando un ministro si presenta a una conferenza stampa non è certo per dire la verità. Palladino sgombra il campo da tutte le balle che ci hanno propinato anche recentemente con la vicenda del relitto al largo di Cetraro, l’affare Cunski e le rivelazioni del pentito Francesco Fonti. E mette in evidenza quella che è la verità più scomoda da digerire e cioè che in Italia “c’è un ciclo dei rifiuti eternamente irrisolto, con le scorie industriali che avvelenano sistematicamente le nostre terre e i nostri mari da un tempo immemorabile. Basta fare due conti, accostando la quantità di rifiuti industriali prodotti con il numero delle tonnellate legalmente smaltite per capire come il ciclo criminale dei veleni sia qualcosa di sistematico. Solo per questo il potere centrale è sicuramente colluso. Non solo singoli deputati o ministri – di ogni parte politica e di ogni legislatura – ma l’intero sistema politico permette che la gestione dei rifiuti sia saldamente in mano a una rete inattaccabile fatta dall’industria, dai mediatori e dalla criminalità organizzata”.Di ogni parte politica. Già proprio così. Le pagine sulla rossa Toscana fanno male più di un cazzotto sui denti. E con la Campania non andiamo meglio.Un “sistema”, quindi, che si modifica a seconda delle esigenze e Bandiera Nera spiega perché dopo le navi dei veleni sono arrivati i casalesi. Questo è un libro davvero importante perché fornisce tutti gli strumenti per capire quello che sta accadendo oggi intorno alle scelte scellerate in termini di termovalorizzatori e discariche. Ovunque spuntano comitati che si battono per impedire che tecnologie obsolete, pagate a carissimo prezzo, ci avvelenino con i loro fumi, ma se non si conosce tutto quello che è accaduto da sempre in questo Paese non si comprende la necessità di articolare un progetto politico a livello nazionale per mettere la parola fine a questa immane tragedia.Menzogne. Ci hanno sempre sommerso di menzogne eppure le scorie uccidono. Qui e nei paesi più poveri del mondo che sono diventati la discarica del nostro benessere. Ma le menzogne si sono sempre avvalse di importanti, e profumatamente pagati, pareri “scientifici”. È impressionante come Palladino sveli il diabolico intreccio di complicità che regge l’affare “veleni”.Bandiera Nera lascia il segno. Spero che lo leggano in tanti, tantissimi e che lo adottino nelle scuole dato che è un validissimo esempio, anche dal punto di vista narrativo, di come si può ancora fare in Italia informazione di qualità”.

Massimo Carlotto