Ciao, Luigi

DSCN3978cIeri, 2 gennaio 2011, è venuto a mancare Luigi Di Biasio, voce storica del Cantiere Sociale, primo direttore della testata e figura insostituibile del nostro giornale. Negli ultimi anni, fra le altre cose, Luigi è stato consigliere comunale d’opposizione per Rifondazione Comunista e presidente del circolo locale di Legambiente. Una vita, la sua, spesa a difendere il bene comune, la buona politica, l’ambiente. Animatore politico e culturale instancabile, corrosivo in tutti i suoi interventi, ma sempre informato, preciso, impeccabile. Per noi è una perdita umana e professionale incolmabile. Per ricordarlo abbiamo deciso di pubblicare l’elogio che abbiamo letto oggi durante la cerimonia funebre.

Di solito per la consegna degli articoli eri un direttore esigente e pretendevi la massima efficienza e operosità. Ma stavolta davvero non ci hai lasciato il tempo: il pezzo non è pronto e noi neanche. Ci lasci con un sacco di cose da scrivere, da pensare, da organizzare; un cantiere, il Cantiere Sociale, da tenere aperto. Quando ci riuniamo? Era il saluto che incontrandoci ci siamo rivolti negli ultimi tempi.
C’era il progetto di aumentare le pagine, gli argomenti, le collaborazioni. Senza di te sarà più impegnativo; ci mancherà la tua visione delle cose, della politica, degli affari in questo paese difficile. La certezza di avere l’inchiesta, il pezzo principale, e di dover pensare al resto. Ci mancherà la redazione nella tua stanza archivio, i lunghi pomeriggi di impaginazione da cui usciamo esausti, un tuo titolo irriverente verso i poteri cittadini, la censura di un pezzo “impubblicabile”, la condivisione di un’esperienza politica e di vita irripetibile.
In Africa si dice che un vecchio che muore è una biblioteca che brucia. Tu non eri ancora vecchio, ma di certo con te muore un mondo di saperi, di esperienze, di capacità.
Ci hai insegnato a non abbassare mai la testa. Ci hai insegnato a non avere alcun riguardo verso il potere, soprattutto se fondato sulla prepotenza, l’ingiustizia, il malaffare. Ci hai insegnato a disprezzare allo stesso modo quelli che al potere si sottomettono, per viltà, per interesse o per paura: tutti quelli insomma che scelgono di non essere uomini liberi indebolendo così la libertà e l’integrità di una intera comunità.
Ci hai dimostrato che la libera informazione esiste, che la paura deve lasciare spazio alla verità e che la verità prima o poi vince.
Ti salutiamo così, Luigi, sperando di non essere stati troppo retorici.
E come vedi, alla fine abbiamo imparato ad essere sintetici.

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4 Commenti a “Ciao, Luigi”


  • Credo che sia necessario ricordare, proprio per essere in sintonia con il dovere dell’esattezza della notizia tanta cara a Luigi, che egli è stato Consigliere Comunale per la Lista ALTRAFONDI (Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Verdi e varie sigle dell’Associazionismo Fondano)prima esperienza di creazione di una Sinistra unita, alternativa e plurale. E’ stato un periodo denso ed esaltante e di crescita di tanti giovani compagni che in Luigi hanno sempre trovato un punto di riferimento ed una disponibilità incondizionata. Tutto quel bagaglio di lotte e di esperienze si è portato negli ultimi tre anni all’interno di SEL.nn1

  • Bellissimo pezzo.

  • franco domenichelli

    tante volte abbiamo l’impressione di trovarci in un deserto, di idee, di etica, di impegno. Poi pensiamo che qui e là ci sono i compagni che, a prescindere dal cartoncino che portano in tasca, sono oasi sicure. Quando una di loro si asciuga, restiamo ancor più impauriti dal deserto che avanza. E abbiamo bisogno di stare più vicini.
    ciao, compagno

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