Querelaci tutti!

Pubblichiamo con piacere una lettera giunta alla redazione del Cantiere Sociale da Vincenzo Trani, referente di Fondi dell’Associazione Caponnetto

Dopo il caso della finta discussione del Consiglio dei Ministri sullo scioglimento del Consiglio Comunale di Fondi, alcuni personaggi noti del nostro territorio sembrano non aver tratto alcun insegnamento e così, anziché ringraziare supinamente chi all’interno del gruppo dei ministri li ha letteralmente graziati, continuano ad attaccare a destra e a manca tutti coloro che hanno fatto finora in maniera egregia il proprio dovere, dimostrando, se ancora ce ne fosse bisogno, di non avere alcun senso di appartenenza alle Istituzioni. Ormai hanno perso la bussola.
D’altronde però, chi li conosce da tempo sa bene che sono personaggi che da sempre hanno attaccato e minacciato chi si metteva contro di loro. Veri caterpillar della politica. Spianano tutti quelli che si mettono di traverso. Non importa nemmeno se sono dello stesso partito. Chi non si allinea va fatto fuori.
Quindi non sorprendono le posizioni contro il Ministro Prestigiacomo sulla vicenda del Parco del Circeo, né tantomeno i sottili attacchi al Ministro dell’Interno o all’Onorevole Italo Bocchino.
Ce ne è per tutti.
claudiofazzoneE se ce ne è per tutti all’interno del proprio partito, figuriamoci cosa può accadere a chi dall’esterno tenta di fare luce su diverse questioni.
E quando non si riesce ad argomentare su accuse chiare e precise, quando non si riesce a manovrare chi sta indagando sulle vicende di Fondi e provincia, si passa agli annunci intimidatori. Così la ormai ex Giunta Comunale di Fondi annuncia di aver dato incarico ad un ufficio legale di Roma per querelare chi ha infangato finora il buon nome della nostra cittadina, ma senza aver mai querelato nessuno, raddoppiano gli stipendi ai Dirigenti comunali e si dimettono, scappando alla chetichella dal rischio di scioglimento per mafia.
Altri influenti personaggi, parlando di un disegno sovversivo di pezzi deviati dello Stato, minacciano di chiedere una commissione di indagine per verificare il lavoro dell’antimafia su Fondi e provincia, ma come al solito solo annunci intimidatori senza seguito.
Per finire, ma solo in ordine di data, un altro individuo minaccia di querelare il Prefetto di Latina per falso.
Come al solito sarà l’ennesima minaccia e intimidazione mediatica per dire ai cittadini che ascoltano: guarda quanto sono potente.
Intanto, nessuna reazione. Nessuno del cosiddetto Popolo delle Libertà che prende le distanze. Nemmeno gli ex di Alleanza Nazionale che hanno sempre avuto nel loro DNA la difesa dei simboli patriottici e di rappresentanza. Forse in questo momento pesano di più i rischi per le proprie candidature.
E la Procura? Se un libero cittadino parlasse di pezzi deviati dello Stato, verrebbe immediatamente chiamato a dare spiegazioni da Carabinieri, Procura ecc.
Evidentemente la legge non è sempre uguale per tutti, almeno in Provincia di Latina.
Figurarsi poi se qualche cittadino dovesse dire la sua. Tutti intimoriti o sudditi seguaci e silenziosi.
Invece no.
Bisogna uscire allo scoperto. Bisogna dire ciascuno la sua. C’è bisogno di riscoprire ciascuno una dignità che ha sempre contraddistinto il popolo fondano.
Chi non ha preso soldi, chi non ha fatto promesse illegali, chi crede ancora nei valori sani della nostra terra e della nostra società non può continuare a rimanere in silenzio.
Certo si corre il rischio di essere minacciato di querela, o di qualche ritorsione peggiore.
Quereli anche me quel signore perché affermo di essere contrario a lottizzazioni di cemento che distruggerebbero il nostro territorio soprattutto costiero.
Mi quereli perché affermo di essere contrario alla costruzione di un termovalorizzatore sul nostro territorio costiero.
Mi quereli perché affermo di voler tutelare il lago di Fondi e i terreni circostanti perché amo l’ambiente ed ho una visione diversa di sviluppo.
Mi quereli perché dico di avere la massima fiducia nei confronti del Prefetto Frattasi e delle Commissioni finora intervenute sul caso Fondi.
Mi quereli perché dico di non nutrire alcuna fiducia verso il Consiglio dei Ministri che si è espresso sul caso Fondi e ancor meno nei suoi confronti e dei suoi seguaci.
Mi quereli perché anch’io sono per la tutela del lago di Sabaudia e non condivido gli attacchi speculativi avallati da taluni.
Mi quereli perché sono tristemente rassegnato per il caso del suicidio del Capitano Conti.
Mi quereli perché vorrei che una caserma della Guardia di Finanza come quella di Fondi avesse veramente il polso della situazione delle attività criminose su Fondi e sul MOF investigando soprattutto sui movimenti dei capitali nella nostra cittadina e sulle imprese che operano sul nostro territorio.
Mi quereli perché affermo che sarebbe il caso di verificare i conti bancari e le proprietà di diversi politici e dipendenti comunali.
Quando querelerà il Prefetto Frattasi, il Presidente ed il vice Presidente della commissione Parlamentare Antimafia Pisanu e Granata, l’On. Angela Napoli, l’On. Italo Bocchino, il questore di Latina, il Ministro Prestigiacomo, il giornalista Alessandro Panigutti, l’On. Sesa Amici, l’On. Stefano Pedica, il Ministro Maroni ecc. ecc., quando li querelerà tutti per aver infangato il buon nome della mia cittadina, quereli anche me.
Gli altri, invece si preparassero per chiedere i danni a chi si dovesse dimostrare aver veramente contribuito ad infangare il buon nome del popolo Fondano.

Vincenzo Trani
Fondi, 13 novembre 2009

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