MOF, rassegna stampa

Su Latina Oggi (18/07/09), la proposta dell’assessore regionale Luigi Nieri per combattere le infiltrazioni mafiose nel MOF di Fondi:

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Ecco invece di seguito l’Intervista de Il Sole 24 ore Roma al Capo della DIA del Lazio Colonnello Paolo La Forgia, che ha guidato l’operazione Astura-Damasco contro le infiltrazioni criminali a Fondi:

MAFIA RADICATA ANCHE A FROSINONE
di Roberto Galullo

La mafia nel sud pontino non è un rischio. E’ una realtà, non più circoscritta alla provincia di Latina ma che abbraccia anche quella di Frosinone. Un confine geografico ampio dove a comandare sono i Casalesi.

Mentre proseguono gli interrogatori e le attività investigative che il 6 luglio hanno portato a Fondi all’arresto di 17 tra funzionari, ex assessori e mafiosi che avevano un’ampia sfera di controllo sul Mercato Ortofrutticolo (MOF) e sull’economia locale, molti politici locali e nazionali tremano.

Le scosse di Fondi – virtualmente sciolto per mafia – sono solo le prime avvisaglie di un terremoto che avrà ben altre dimensioni. Il nervosismo è lampante: il sito del MOF puntualizza che gli arresti sono slegati dalla responsabilità del mercato, mentre il sito dl Comune di Fondi, che parte lancia in resta contro chiunque metta in dubbio la verginità del territorio (a partire dalle molte inchieste de “Il Sole 24 ore Roma”), continua ad attaccare giornalisti e libertà di stampa. La Provincia di Latina ha scelto invece il silenzio assoluto.

Il Colonnello dei Carabinieri Paolo La Forgia, dal 2004 a capo della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) di Roma, che ha guidato a Fondi l’operazione “Astura – Damasco”, mette un punto fermo sul MOF e da lì parte per spiegare quali pedine le mafie stanno movendo sullo scacchiere che dall’altra parte vede le contromosse della Magistratura e delle forze dell’ordine.

I VERTICI DEL MERCATO ORTOFRUTTICOLO HANNO REAGITO IN MODO APPARENTEMENTE FREDDO ALL’OPERAZIONE DELLA DIA. QUALE CLIMA REGNA ALL’INTERNO DI QUESTA REALTA’ ECONOMCA VITALE PER L’INTERA REGIONE?

Non spetta a me valutare le dichiarazioni dei vertici del MOF ma il clima interno al mercato non era e non è certamente di calma e serenità. E non abbiamo chiuso i giochi con questa operazione, anche perché le segnalazioni giunte negli anni, a partire da quelle delle associazioni antimafia della zona, sono state e sono numerose.

QUAL’ERA IL RUOLO DEI FRATELLI TRIPODO, FIGLI DI UN CAPO INDISCUSSO DELLA ‘NDRANGHETA CALABRESE, DA VOI ARRESTATI?

I Tripodo, sui quali stiamo indagando dal 1999 con alterne fortune, conducevano all’interno ed all’esterno del mercato una gestione parallela a quella ufficiale. Anche attraverso una fitta rete di parentele con operatori interni al MOF, non solo intimidivano, taglieggiavano e minacciavano molti imprenditori ma dettavano i prezzi di mercato delle merci. Non dimentichiamo, infine, che all’interno del Mercato e fuori dallo stesso, hanno investito enormi capitali. E proprio lì, con sequestri milionari, siamo andati a colpirli.

NESSUNO SI E’ RIBELLATO NEGLI ANNI A QUESTO ANDAZZO?

Non abbiamo ricevuto alcuna denuncia da parte degli imprenditori. A Fondi, come altrove, la denuncia è un atto estremo. Si preferisce subire fin quando il danno è limitato alla tangente o al pizzo. Tutto quello che abbiamo scoperto è frutto di indagini investigative che hanno coniugato la tradizione, cioè pedinamenti, controllo e riscontri, alla tecnologia, vale a dire intercettazioni e riprese.

E QUANDO – COME STA ACCADENDO A FONDI E IN TUTTA LA PROVINCIA DI LATINA – NON PASSA GIORNO SENZA UN GRAVE ATTENTATO INCENDIARIO O UN’INTIMIDAZIONE AGLI IMPRENDITORI, CONTINUA A REGNARE IL SILENZIO?

Se, come in questi casi, il livello di guardia viene superato, il discorso cambia: Ma ci addentriamo in altri filoni investigativi e non posso andare oltre.

ANDIAMO ALLORA OLTRE IL MOF E FONDI DOVE, E’ CHIARO ANCHE AI CIECHI, NON MANCHERANNO SVILUPPI DI BEN ALTRA PORTATA. QUAL’E’ LA GEOGRAFIA CRIMINALE CHE NELLA PROVINCIA DI LATINA STA ORMAI INVESTENDO DA DECENNI CON IL SILENZIO E LA CONNIVENZA DI MOLTI POLITICI?

A Minturno, Formia o Gaeta, la storicizzazione delle infiltrazioni è un dato di fatto in grado di inquinare rapporti ed economia. Non parlerei, però, più di “rischio” infiltrazioni. E’ un anacronismo.
Bisogna parlare di infiltrazioni, che, attenzione, non riguardano solo la provincia di Latina ma anche quella di Frosinone. Troppe sono state negli anni le operazioni che hanno svelato la presenza consolidata e duratura delle mafie in queste aree.

E CHI COMANDA IN QUESTA PAX MAFIOSA DOVE LA TORTA E’ ABBASTANZA GRANDE PER SODDISFARE TUTTI GLI APPETITI?

Sicuramente i Casalesi, vista anche la vicinanza della provincia di Caserta. Sono loro a menare le danze delle cosche calabresi e siciliane con le quali definiscono aree di competenza e stringono patti di non belligeranza.

SU SU FINO A ROMA, CAPITALE DEL MALAFFARE E DELLA MALAPOLITICA…

Rotti gli argini, Roma è ad un passo.

E LA SOCIETA’ CIVILE, ZITTA E MOSCA, COME SI DICE A ROMA?

La società civile reagisce e chiede a gran voce la presenza dello Stato. Sono anni che i cittadini chiedono non solo un rafforzamento di commissariati, compagnie di carabinieri e tenenze della Guardia di Finanza, ma persino la creazione di Direzioni Distrettuali Antimafia a Latina e Frosinone.

UN appello – vale la pena di ricordare alla fine dell’intervista – che finora è caduto nel vuoto, così come nel vuoto per quasi un anno sono finiti 57 faldoni spediti al Vicinale dal Prefetto di Latina Bruno Frattasi, che documentano per filo e per segno i rapporti tra mafia e amministratori a Fondi e in tutta la provincia.

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2 Commenti a “MOF, rassegna stampa”


  • un operatore del MOF

    …a questo punto credo sia verammente necessario che il Pres. Pino La Rocca e l’Amm. Addessi facciano finalmente chiarezza sulle innumerevoli vicende legate a finanziamenti su società consortili benedette da fiumi di soldi pubblici quali la “Comitaly” o la “Agrimof”…ricordate la storia della “filiera corta”? Che fine hanno fatto 6 (dico sei) milioncini di euro della Regione Lazio?
    …Ma soprattutto, dove vengono commercializzati i prodotti a marchio “SìMof”? Dove vengono prodotti? E da chi?

    Sig. Presidente del MOF, anzichè pensare all’aereoporto a Fondi, perchè non ci racconta che fine hanno fatto “tutti” i suoi progetti legati allo sviluppo del mercato ortofrutticolo?
    …E poi, caro La Rocca: “Che fine hanno fatto i soldi?”

    http://www.confcommercio.lt.it/data/2008/pag28itri.pdf

    http://www.cameradicommerciolatina.it/images/Rassegna_Stampa/30_07_08/Latina_Oggi_1%2B2_La_Filiera_d_oro.pdf

  • I POLITICI HANNO SEMPRE PIU BISOGNO DI SOLDI,LI DANNO E POI LI RIPRENDONO.ECCO DOVE SONO FINITI I SOLDI CHE DOVEVANO SERVIRE AL RILANCIO DEL MERCATO DI FONDI ,SE VENIVANO DATI A PIOGGIA NE USUFRUIVANO TUTTI ,MA AI PARTITI NON ANDAVA NULLA,QUINDI LA REGIONE LAZIO A PENSATO DI DARE A PROGETTI MIRATI,SI DICONO MIRATI QUEI PROGETTI DOVE L,AMMINISTRATORE ACCONSENTE AL RITORNO DI DANARO AI PARTITI O MEGLIO AL PARTITO.VI LASCIO IMMAGGINARE CHE BISOGNA FARE PER FAR USCIRE IL DANARO DALLE AZIENDE.

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